Il vino è tra tutti i prodotti che mangiamo e beviamo quello che più rispecchia l’umanità. Così come non esistono due persone uguali tra loro, non esistono neanche due vini identici.
Le caratteristiche percettibili del vino, e quindi la qualità, dipendono dalla composizione/struttura di partenza del prodotto e, in maniera importante, dal decorso dei processi evolutivi che modificano alcune sue componenti, in particolare le reazioni di polimerizzazione e di esterificazione che interessano la componente polifenolica.
I comparti fenolici sono essenziali per la qualità del vino. Sono responsabili del colore dei vini rossi e dell’ imbrunimento ossidativo dei vini bianchi. I polifenoli sono gli antiossidanti per eccellenza dalle molte proprietà terapeutiche e li possiamo trovare nel vino, nell’olio, nelle foglie di thé verde ed in altri alimenti di origine vegetale e nei relativi derivati. Pertanto osserviamo che con un consumo moderato di alcool giornaliero (20 di grammi circa 2 bicchieri di vino rosso) influiscano positivamente nel proteggere l’assuntore relativamente a malattie cardiache, infatti in termini tecnici vi è un aumento del colesterolo (HDL) ed una riduzione del processo infiammatorio che coinvolge i grassi che si accumulano sulle pareti dei vasi.
- Le ultime ricerche evidenziano che il vino può contribuire, in piccole dosi, a prevenire i raffreddori, a ridurre la possibilità di ammalarsi di cancro alla gola o alla prostata, a ridurre il fastidio delle emorroidi.
- A basse dosi stimola la digestione, migliora la secrezione salivare, gastrica e intestinale, mentre in alte dosi, prolungate nel tempo, provoca gravi danni alla bocca, all’esofago, al pancreas ed allo stomaco.
- In quantità moderata produce l’effetto disinibente e può essere afrodisiaco, ma se si eccede provoca effetti negativi, ad esempio nell’uomo provoca problemi di erezione inibendo la secrezione di testosterone.
- A basse dosi può essere inserito in una “dieta”, ma sempre valutando il soggetto a cui si sta prescrivendo il piano alimentare.
- L’ alcol, essendo un vasodilatatore, aiuta a diminuire la pressione sanguigna favorendone la circolazione. Il consumo in maniera moderata fa produrre acido urico, potente antiossidante endogeno con capacità di rendere innocui i radicali liberi, prevenendo malattie cardiovascolari.